Tanna, Associazione di donne di frontiera essa stessa, dove il bilinguismo è solo la manifestazione più fortemente comunicativa del sentirsi frontiera. Queste donne, Ingrid Windisch, Heidi Hintner, Donatella Trevisan, Evi Ferrarini, Sybille Tezzele, si definiscono così:
Siamo
donne tenaci/che seguono caparbiamente la propria via/refrattarie alla burocrazia
consapevoli del proprio baricentro/voci della società/interdisciplinari
di varia estrazione sociale/donne in rete con altre donne/plurilingui/autodeterminate
riflettiamo e agiamo in modo autonomo/con il consenso del gruppo
facciamo cultura femminista/creiamo reti
ci adoperiamo per le cause che non trovano riscontro a livello istituzionale
ci muoviamo spontaneamente, al passo con l’attualità dei problemi/siamo transpartitiche
diamo la spinta ad azioni sociopolitiche
ci assumiamo responsabilità sociali/lottiamo anche per cose all’apparenza modeste
ci facciamo trascinare dalla gioia e dalla voglia di fare
intessiamo variopinti fili culturali/diamo spazio ai sensi/lavoriamo sui contenuti
coltiviamo il pensiero e suscitiamo scandalo
ci infervoriamo e non smettiamo di irritare e irretire.
Racconti di storie di frontiera di tutte le epoche, donne che si sono distinte nei diversi ambiti artistici, letterari, sportivi, politici, storie narrate con piglio giornalistico e umoristico talvolta, dalle donne di Tanna, con la poesia della bellezza e dell'amore per Napoli, da Agnese Palumbo, che sa restituirci mistero, rabbia, rassegnazione, amore, fiaba e leggenda delle donne che ci presenta, anzi...che sembrano presentarsi da sole attraverso la sua parola.
La brigantessa Michelina De Cesare, la partigiana Maddalena Cerasuolo, Maria Bakunin, il cui cognome evoca straordinarie utopie, Artemisia Gentileschi.
Ernesta Bittanti Battisti, una donna contro le leggi razziali, Paula Wiesinger, scalatrice, sciatrice, tra le più grandi del suo tempo, Ötzi, una mitobiografia, e la mamma di un uomo preistorico. Queste sono solo alcune...