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Il messaggero dell’alba

Il libro di Francesca Battistella, edito da Scrittura & Scritture, è un bel giallo italiano, con 'pericolose' propensioni al thriller.

10 Mar 2015 0 comment   Feronia

Al centro dell’intreccio un concorso letterario organizzato a Massa Lubrense da un manipolo di amanti della buona lettura con il benestare degli enti locali, che vi scorgono l’ennesima occasione di pubblicizzare una terra e un mare già belli e rinomati. Minerva, ex docente in pensione, Alfredo, simpaticissimo uomo di 'mezza età' dedito al confucianesimo e ospite accogliente, Angela, sua compagna, Moussa e Carmela, i tuttofare della famiglia, mettono in moto la macchina ideatrice del concorso: 5 autori famosi presenteranno 5 autori esordienti scelti tra un certo numero di manoscritti che una giuria avrà letto e selezionato.

Bene.. se non fosse che al centro, invece, delle indagini e investigazioni dell’UACV (Unità di Analisi del Crimine Violento) della polizia scientifica, si staglia minacciosa l’ombra di un 'Messaggero' che all’alba del settimo giorno uccide, in una maniera che potremmo definire dantesca, scrittori famosi, o giornalisti, che si sono distinti soprattutto nello stroncare nuovi talenti della scrittura, quegli 'autori esordienti' che pagano e pagano per far leggere e pubblicare e conoscere i loro libri, rimanendo spesso vittime di anime rose dal potere e dall’invidia.

Intorno a queste due vicende intrecciate si srotola un racconto brillante, che sa inserire gli omicidi seriali, l’opera investigativa ufficiale e ufficiosa, in una narrazione d’ambiente deliziosa, i cui personaggi ci risultano immediatamente familiari. Sapete… quel modo di narrare che ci fa sentire odori, suoni e voci come se noi lettori fossimo lì, all’interno di quell’intreccio, che sa descrivere luoghi, persone e fatti riuscendo a trasferire al lettore tutte le esperienze sensoriali di quel che si va narrando. Insomma, entriamo con l’autrice nella meravigliosa cittadina di Massa Lubrense, nella casa accogliente di Alfredo Filangieri e di tutti i suoi ospiti: nipotina, nipote, amica profiler della nipote, e poi i partecipanti al concorso a qualsiasi titolo. Ciascun personaggio ha uno spazio adeguato all’interno del racconto, perciò tutti partecipano realmente all’evoluzione della narrazione, ma anche del 'caso' del serial killer. E Francesca Battistella sa condurci proprio lì, in quel paesino e in quella casa, e, come è giusto in ogni Giallo che possa chiamarsi tale, il lettore vive il caso dall’interno, seguendo indizi e false piste, facendo ipotesi, dicendosi d’accordo con i risultati dell’indagine oppure dicendo 'ma no! Non può essere lui! Ma perché non vi accorgete che…'. Il lettore diventa profiler e investigatore: questo deve consentire un buon giallo, e Il messaggero dell’alba lo fa!

La scrittrice ci presenta, con un linguaggio che rende leggero il dramma che si va delineando, con una sottile e piacevole ironia, un mondo, quello dell’editoria, in cui spesso si consumano ingiustizie, dove talvolta l’arte della scrittura diventa solo il pretesto per far girare la macchina del guadagno e del potere.

Il serial killer, il Messaggero dell’alba, arriva anche a Massa Lubrense a disturbare l’atmosfera di festa e di gioco innescata dal concorso. Così, seguendo le storie dei personaggi che si avvicendano sulla scena (che un po’ mi fanno pensare a personaggi 'in cerca d’autore'), entriamo nella mente del killer, presi dalla suspense che cresce ad ogni capitolo, pronti, senza poterli prevedere, ai colpi di scena che tengono il lettore incollato al libro fino alla fine.

Ecco, è evidente che questo libro, Il messaggero dell’alba, di Francesca Battistella, mi è piaciuto. Attenti voi a dirne male… il messaggero colpisce all’alba del settimo giorno…

 

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