No, non c’è bisogno di essere una comunista per compiere atti di sabotaggio, non c’è bisogno di essere una partigiana per resistere ai dittatori: basta essere una moglie, vittima di un tiranno a cui pagare ogni giorno il tributo della propria esistenza.(...)
Perché ritenete che per uccidere una donna ci vogliano posti esotici, perché vi mettete ad aspettare i cadaveri lungo i fiumi o dietro i muri?
Voi siete quelli che immaginano i corpi delle donne come crivellati da colpi di pistola, tranciati da coltelli, sciolti nell’acido, menomati nelle intimità.
Certo ogni paese, ogni cultura, ogni tempo ed ogni storia ha la sua pratica assassina nei confronti di una donna.
Ma quella più attuale ve la siete persa.
È quella sottile e perversa e lucida follia dell’uomo indifferente, quello che non alza nemmeno una mano sulla sua donna, né due, e finisce con il non alzare neppure lo sguardo su di lei. E così, se la dimentica.
In casa.
Tratto da: Finché amore non ci separi, di Valeria Francese